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Prospettive per crescere

Bene.

Esattamente oggi mi sarei dovuta svegliare per la prima volta in un letto di Zanzibar. Esattamente ieri avremmo dovuto prendere l’aereo che aspettavamo da…anni direi, per poter volare a Zanzibar. Saremmo restati 12 giorni in un Paradiso, a rigenerarci, a ricaricarci di bellezza e di pensieri in un posto che credo possa trasformarti.

Beh, oggi mi sono svegliata nel mio solito letto. E pure con il mal di testa.

Un po’ di amaro in bocca, sì. Ma solo una puntina. Evidentemente doveva andare così e alla fine, meglio non essere partiti, visto che ancora il virus non è totalmente sparito.

Oggi, anche se col mal di testa, sono però sicura che questo viaggio è solo rimandato, così come quello di Barcellona. Sarà presto ri-prenotato, appena possibile e questa attesa me lo farà apprezzare ancora di più.

Alla fine ha vinto il Covid, ci ha fatto saltare tutti i viaggi programmati per quest’anno.

L’ottimismo in cui mi riconoscono i miei figli ha forse perso, perché di fatto siamo rimasti a casa.

Ma non so perché, non mi sento “sconfitta” o perdente. Non sono una che ragiona in termini di fortuna o sfortuna, credo che nella gran parte dei casi (non tutti, ovviamente) le situazioni non siano colpa o merito di eventi magici. Qui in effetti potevo fare ben poco per cambiare il corso delle cose, ma ugualmente non vedo questo anno come un ammasso di colossali sfortune. Certo, le cose tutto sommato sono andate bene, nonostante tutto. Nessuno si è ammalato, il lavoro in qualche modo, fra alti e bassi, è proseguito per tutti. Rimboccandoci le maniche siamo rimasti a galla senza annaspare troppo, e soprattutto senza ansie eccessive e con una buona serenità di fondo.

Ieri uno dei gemelli mi ha visto mentre compilavo un questionario inviato dall’Ordine degli Psicologi per delle analisi statistiche; alla domanda “hai avuto paura durante il lock-down?” ho risposto “un po’” e lui mi ha guardato stupito, chiedendomi “Paura?? Tu hai avuto paura???”.

Non se n’erano accorti, questo per me ha un’importanza immensa.

I miei figli mi vedono ottimista e coraggiosa. Direi che anche se sono a casa mia e col mal di testa, non ho perso proprio niente, oggi.

Impariamo a guardare le cose da diversi punti di vista, non focalizziamoci solo su quello che NON E’ andato bene, sulle sfortune che ci hanno fatto perdere occasioni. Giriamo intorno alle situazioni, cerchiamo la prospettiva diversa, quella meno banale, quella più nascosta, ma quella che ci può veramente far crescere. Quella che ci insegna a tirar fuori il buono da tutto, quella che ci fa sentire “a posto” e non “condannati da un destino crudele e infame”.

E’ un allenamento che possiamo (anzi DOBBIAMO!) fare ogni giorno, su ogni cosa.

Ogni volta che pensiamo “cavolo che sfortuna che ho avuto”, fermiamoci e giriamo intorno al pensiero, riguardiamo le cose, troviamo la collina mentale da cui guardare tutto e trovare la prospettiva nuova. Quella che ci fa andare avanti forti, sereni, consapevoli.

Sembra una cosa piccola, ma è di una potenza immensa.

Ci rende persone migliori, più capaci, più sicure dei nostri mezzi.

Sembra una cosa piccola, ma è il segreto per non fermarsi mai.