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La coppia

Ci sono tanti tipi di NOI nel concetto di “coppia”.
C’è il NOI in cui i ruoli sono complementari, in un’alternanza di scambio di “potere” più o meno frequente. A volte “vince” uno, a volte l’altro. E finché i conti sono più o meno in pari, si trova equilibrio e serenità. I compromessi fanno parte della coppia, è giusto cedere il passo a volte, nel nome di un obiettivo comune e condiviso.
Ma c’è anche un NOI in cui i vincoli che tengono unite le due persone sono talmente “vincoli” (appunto), che confondono la vista, trasformando il NOI in un rapporto di dipendenza profonda e nascosta, che a volte noi per primi non riconosciamo, che ci guida in una direzione che non è realmente la nostra. E’ quella dell’annullamento, della cancellazione di sé.
Col tempo darà origine ad insicurezze sempre maggiori, autostima sotto i piedi, nella ferma convinzione che “per il bene di tutti e due” sia giusto e legittimo accettare, sopportare, accondiscendere sempre a tutto.
Non sto parlando di violenze o abusi, per carità.
Ma di una forma comunque di “rinuncia a sè”, di cancellazione del proprio sentire.
La coppia sana è quella che dà spazio a due IO autonomi ed indipendenti, che sono liberi di sentire, pensare, decidere, nella sana ed equilibrata conversazione con l’altro, nel confronto costruttivo, con l’orecchio teso ad ascoltare la voce dell’altro, a dire la propria e a trovare il compromesso.
La coppia sana è quella che garantisce a sè e al partner la massima libertà di essere sè stessi, nel rispetto ovviamente di quella altrui, la libertà di correre dietro ai propri sogni, progetti, desideri.
La coppia sana è quella capace di non crearsi vincoli materiali che fungano da “guinzaglio” per tenere legato a sè il/la compagno/a, che si tratti di figli, di spese, di lavori….Deve essere sempre una libera scelta, quella di stare con il proprio partner. Non devono essere guinzagli a tenerci lì.
Tutto questo, credetemi, non riguarda grandi situazioni “limite”, ma riguarda la quotidianità di moltissimi di noi.
Non ci rendiamo forse conto di quanta libertà ci togliamo quando impostiamo certe abitudini, a volte anche molto banali, che però alla lunga si fanno sentire come “guinzagli”.
Ricordiamoci che la coppia è un gioco di equilibri, in cui si può sempre pensare di rimodellare confini e ridistribuire carichi, perché non c’è nulla di male, quando ci si rispetta, nel chiedere aiuto, nel mostrare dubbi, nell’esporre pensieri e nel volersi bene, prima “UNO per UNO” e poi come “NOI”.
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